26/11/2016

Due parole sull' “abolizione” di Equitalia

Ieri sera i telegiornali davano due notizie collegate: rottamazione delle cartelle esattoriali e abolizione di Equitalia.

Qualcuno potrebbe aver pensato che dall’anno prossimo, chi non verserà l’IVA o le imposte sui redditi, non avrà conseguenze.

Vediamo allora, come al solito in questi casi, di fare chiarezza tra “notizie” giornalistiche e nuove norme in vigore.

 

Rottamazione delle cartelle: non si tratta di un condono, ma più semplicemente si può ottenere l’abbuono di sanzioni e interessi di mora a condizione di pagare capitale e interessi legali, ma in tempi più brevi di eventuali rateizzazioni in corso. L’aggio dovuto all’ente di riscossione viene riproporzionato sulle somme così rideterminate, e quindi diminuisce. La possibilità è sicuramente vantaggiosa, a condizione di poter far fronte all’impegno finanziario, diversamente, una volta versata la prima rata, non versando anche una sola delle successive non si potrà rientrare nella precedente rateizzazione. È possibile valutare di aderire anche solo per alcuni ruoli, non necessariamente per tutti.

 

Abolizione Equitalia: dal 1 luglio 2017 le funzioni e il personale di Equitalia passano ad un nuovo ente che si chiamerà “Agenzia delle entrate – Riscossione”. L’intento è quello di adottare politiche di riscossione meno “aggressive” rispetto al passato, ma il nuovo ente avrà maggiori capacità operative. Infatti se ora Equitalia deve chiedere all’Agenzia delle entrate il “permesso” per accedere ad alcune banche dati per porre in essere azioni a tutela del credito (fermi amministrativi, ipoteche, ecc...) il nuovo ente avrà libera e immediata accessibilità alle informazioni e alle ormai numerose banche dati dell’Agenzia. Azioni come il pignoramento dei crediti presso terzi (pensioni, stipendi, crediti commerciali per fatture emesse) potranno essere avviate più velocemente anche grazie ai nuovi adempimenti previsti, di cui parliamo qui sotto.

 

Comunicazioni dei dati delle fatture emesse e ricevute: il cosiddetto spesometro da adempimento annuale diventa, dall’anno prossimo, trimestrale, ma con alcune differenze. Entro il secondo mese successivo ad ogni trimestre, quindi 31 maggio per il primo, 16 settembre per il secondo, 30 novembre per il terzo e fine febbraio per il quarto trimestre, per ogni fattura emessa o ricevuta dovranno essere trasmessi: i dati dei soggetti coinvolti, data e numero fattura, base imponibile, aliquota, imposta e - nuova informazione richiesta - tipologia dell’operazione (cessione di beni, prestazione di servizi, locazione, ecc..). Sanzioni: per ogni omissione o errata trasmissione dei dati delle fatture emesse o ricevute troverà applicazione una sanzione di euro 2,00 per ogni fattura entro il limite massimo di euro 1.000,00 a trimestre. Massima attenzione quindi ai dati identificativi dei clienti, come codice fiscale e partita IVA che, in considerazione dei più stretti tempi di trasmissione andranno corretti con più urgenza di quanto fatto finora, nel caso siano errati o mancanti. Per ora sono esplicitamente esclusi dall’adempimento i soli agricoltori con volume d’affari fino a 7.000 euro situati in zone montane. Quindi anche chi pone in essere solo operazioni esenti, come i medici, è soggetto all’invio. Da chiarire se l’obbligo riguarderà anche i soggetti nei regime dei minimi o dei forfettari.

 

Comunicazioni dei dati delle liquidazioni periodiche IVA: contestualmente, e nello stesso termine previsto per la comunicazione trimestrale delle fatture registrate, andranno trasmessi i dati contabili riepilogativi delle liquidazioni periodiche IVA. In pratica il totale IVA a debito, il totale a credito, i relativi imponibili e l’imposta da versare o a credito per ogni trimestre. Questo consentirà all’amministrazione finanziaria di conoscere con largo anticipo, rispetto alle attuali tempistiche, gli importi eventualmente non versati, e sollecitare gli adempimenti omessi nel giro di pochi giorni. Non a caso da queste misure sono previsti maggiori incassi. Sanzioni previste: per ogni omessa, incompleta o infedele comunicazione della liquidazione periodica da 500,00 a 2.000,00 euro (a trimestre). A differenza della comunicazione della fatture emesse e ricevute, da questa comunicazione sono espressamente esonerati coloro che non presentano dichiarazione annuale IVA o non effettuano liquidazioni periodiche, come medici con solo operazioni esenti, minimi e forfettari.

 

Altre misure e novità.

Abolizione degli studi di settore. Il prossimo potrebbe essere l’ultimo anno in cui alleghiamo gli studi di settore alle dichiarazioni dei redditi. Non sappiamo ancora cosa ci attende e vorrei essere smentito, ma credo che avremo a che fare con altri strumenti, probabilmente più raffinati, che dovrebbero monitorare le caratteristiche delle nostre attività non più con riferimento ad un singolo anno, ma almeno sugli ultimi tre. Si chiameranno “indici sintetici di affidabilità fiscale” ma temo che di sintetico avranno ben poco, e ci chiederanno come al solito numerosi dati e notizie extracontabili. Così in caso di errore potremmo ricevere sanzioni o accertamenti induttivi.

 

Ma buone notizie ce ne sono ?

Certo, qualcuna, vediamo.

 

Tax day: dal prossimo anno cambiano le scadenze per il versamento delle imposte e dei contributi scaturenti dalle dichiarazioni dei redditi. Per evitare l’ingorgo fiscale di giugno, mese in cui si versano anche gli acconti delle imposte comunali sugli immobili, dal 2017 il 16 giugno resterà giorno di scadenza per versare IMU e TASI, il 30 giugno - e non più il 16 - si verseranno le imposte e i contributi dovuti sulla base delle dichiarazioni dei redditi (il 30 luglio con la maggiorazione dello 0,40 %). Questo nuovo calendario potrà forse superare, si spera definitivamente, il problema delle ricorrenti proroghe di giugno.

 

Camere di commercio: il loro numero passerà dalle attuali 105 a 60, i diritti camerali saranno dimezzati.

 

Ricongiunzioni pensionistiche: è questa una norma inserita nella Legge di stabilità, legge che dovrebbe essere approvata in via definitiva fra poco. Anche se riguarda solo alcuni penso vada sottolineata perché si elimina un’ingiustizia che negli ultimi anni ha coinvolto un buon numero di persone a cui, per ottenere la pensione, venivano chieste somme molto elevate, spesso insostenibili, per ricongiungere periodi contributivi versati in gestioni diverse. È il caso, per esempio, di chi abbia avuto una parte della propria “carriera contributiva” come dipendente e sia poi passato ad un lavoro autonomo (come commerciante, artigiano o professionista). Dall’anno prossimo le ricongiunzioni tornano ad essere non onerose e, a seguito di un emendamento presentato in questi giorni, questa disposizione si applicherà anche alle casse professionali.

 

Semplificazioni: da anni richieste a gran voce, ma mai attuate. Anzi, ogni anno assistiamo impotenti e, direi assuefatti, a nuove e sempre più ravvicinate richieste di dati. Vantiamo il primato mondiale del fisco più telematico, siamo in assoluto il Paese più avanzato da questo punto di vista, e nonostante tutto molti Paesi hanno un tasso di evasione fiscale inferiore al nostro. Colpa della pressione fiscale, probabilmente.

Nel 2017 avremo 8 nuovi adempimenti aggiuntivi (4 comunicazioni fatture emesse e ricevute + 4 liquidazioni periodiche) con relative doppie stampe – una per il contribuente, una per l’intermediario - trasmissione telematiche, scarico e stampa delle ricevute per ogni trasmissione e relativa archiviazione. Un adempimento soppresso perché superato sarà lo spesometro annuale. Altri adempimenti soppressi, ma che riguardano solo una parte dei contribuenti, sono le comunicazioni Intrastat, ma solo per gli acquisti di beni e servizi da altri Paesi comunitari, permane invece la dichiarazione intrastat per i beni ceduti e i servizi prestati ad altri soggetti business residenti nella UE.



 

Studio  dott. Simonini   ragioniere - dottore in economia - tributarista certificato UNI 11511:2013

Via  Caduti in Russia,  13  - 20086 -  Motta Visconti (MI)  P. IVA 04318200963

Professione disciplinata dalla Legge 4 del 14 gennaio 2013

Associato ANCIT Associazione Nazionale Consulenti Tributari Italiani


 

  Site Map